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Full Name
Palumbo, Costantino
Person Role
compositore
pianista
Person Nationality
italiana
Birth Date
30-11-1843
Gender
maschile
 
Death Date
16-01-1928
Biography
Figlio di Aniello e Colomba Pagano, fu un bambino prodigio esibendosi in pubblico a Castellammare di Stabia a soli dieci anni[2]. Iscrittosi al Conservatorio di San Pietro a Majella nel 1854, ebbe come maestri di pianoforte Francesco Lanza[1] e Michelangelo Russo, mentre con Saverio Mercadante studiò composizione. Eccellente pianista[3], con mani piccole ed agilissime[2], la cui specialità era rappresentata dalla doppia terza[3], fu tra i primi ad eseguire Mozart[3]. Nel 1864 iniziò la carriera concertistica, esibendosi a Milano, Bologna e Padova[1]. Verso la fine del 1866 visse a Parigi[1], dove si esibì in due concerti all'esposizione universale del 1867[2]. Durante il soggiorno parigino ebbe modo di frequentare Gioachino Rossini[3], conoscendo inoltre Henri Herz e Francis Planté[3]. Dopo alcune esibizioni a Londra[1], ritornò a Milano nel 1868 dove tenne un concerto al conservatorio ed uno alla Società del quartetto, rivelandosi come uno dei più promettenti pianisti italiani[2]. Rientrato a Napoli suonò con Sigismond Thalberg[1], maestro di Beniamino Cesi, che, diventato collaboratore di Palumbo, ebbero ad esibirsi in numerosi concerti a partire dal 1870[3]. Nel 1873 ottenne la cattedra di pianoforte al Conservatorio di Napoli[1] dove negli anni a venire ebbe tra i suoi allievi Federico Bufaletti, Oscar Palermi, Mario Vitali, Vittorio Pepe, Alessandro Vessella, Emilia Gubitosi[2]. Con Maria Stuart esordì al Teatro San Carlo il 23 aprile 1876, con un dramma lirico in quattro atti, con libretto di Enrico Golisciani, che, nonostante un discreto successo, Palumbo replicò per sole tre volte[2]. Nel mese di maggio si recò a Firenze per le celebrazioni di Bartolomeo Cristofori[2]. Nel 1877 iniziò a scrivere il dramma lirico Pier Luigi Farnese insieme ad Arrigo Boito, che vide la luce solo nel 1891, quando, pronta per la rappresentazione presso il Teatro Costanzi di Roma, per motivi mai chiariti non andò mai in scena[2]. Continuata l’attività concertistica quasi esclusivamente a Napoli, nel 1878 fondò un proprio circolo, prettamente usato per gli esordi dei suoi allievi, rimanendo attivo fino al 1890, dopodiché cominciò a diradare le esibizioni pubbliche[2]. Lasciato l'insegnamento al Conservatorio nel 1896, si ritirò a vita privata nella sua villa di Posillipo, rimanendo attivo come compositore. Morì il 16 gennaio 1928[2].